<div dir="auto">Ottimo spunto!</div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il Lun 20 Mag 2019, 16:13 Martina Savarese <<a href="mailto:martina.savarese@gmail.com">martina.savarese@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div>Salve,</div><div>premetto che non sono così addentro al progetto QGIS per suggerire un indirizzo generale, però sondare il campo dei finanziamenti europei non mi sembra una cattiva idea per vari motivi:</div><div>il primo ovviamente è quello appunto di avere dei finanziamenti, e finanziamenti pubblici, per un progetto open source;</div><div>il secondo è che ottenere finanziamenti europei potrebbe innescare un circuito virtuoso (anche se non è detto che avvenga).</div><div>Mi spiego meglio: i bandi europei funzionano con coofinanziamenti, il che significa che i partner che propongono un progetto (istituzioni e realtà economiche di vario tipo) devono a loro volta finanziare in proprio parte del progetto, cosa che in genere viene fatta tramite il personale impiegato, in vario modo, nel progetto stesso.</div><div><br></div><div>Relativamente ai programmi su cui rivolgere l'attenzione credo che uno su tutti potrebbe essere Horizon, sul quale non ho alcuna personale esperienza, ma se qualcuno riuscisse a coinvolgre università e gruppi di ricerca sarebbe praticabile.Altri programmi potrebbero poi essere sondati per sviluppare aspetti e/o applicazioni in ambiti più specifici (un programma da prendere in considerazione è Life, poi ci sono quelli della DG cultura, e forse COSME per le piccole e medie imprese).</div><div>Rispetto alle amministrazioni pubbliche ci sono poi i finanziamenti indiretti dei fondi strutturali erogati dalle singole regioni.</div><div><br></div><div>Martina<br></div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 15:35 Paolo Cavallini <<a href="mailto:cavallini@faunalia.it" target="_blank" rel="noreferrer">cavallini@faunalia.it</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">esatto: come dicevo, chi se ne dovrebbe far carico è lo Stato. e visto<br>
il paese in cui viviamo, e la gente che mandiamo al governo, questo<br>
equivale a chiedere aiuto alla santa europa.<br>
<br>
On 20/05/19 15:30, Marco Spaziani wrote:<br>
> Vi propongo tutto un'altro scenario.<br>
> Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il<br>
> vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source,<br>
> non approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un<br>
> paio d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di<br>
> ricordare che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici<br>
> finanziamenti europei in quanto aveva vinto non solo quale<br>
> bando/progetto della comunità europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare<br>
> la jungla dei finanziamenti europei (finanziano di tutto, dalla<br>
> valorizzazione del lardo di Colonnata alla tutela dei dialetti delle<br>
> Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche bando con il quale poter<br>
> proporre lo sviluppo e il mantenimento del progetto QGIS?<br>
> <br>
> Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo <<a href="mailto:matteo.ghetta@gmail.com" target="_blank" rel="noreferrer">matteo.ghetta@gmail.com</a><br>
> <mailto:<a href="mailto:matteo.ghetta@gmail.com" target="_blank" rel="noreferrer">matteo.ghetta@gmail.com</a>>> ha scritto:<br>
> <br>
> > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di<br>
> > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.<br>
> <br>
> stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,<br>
> bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è<br>
> nelle coscienze degli utenti, non in QGIS<br>
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