[Gvsig_italian] gvSIG didattica
Michele Beneventi
mbeneventi a gmail.com
Gio 7 Gen 2010 00:32:34 PST
Ciao Claudio,
ti faccio i miei più vivi complimenti, ottimo lavoro, non vedo l'ora di
vederlo.
Purtroppo la gestione dei layers esposti da un WFS sotto ACL non sembra
essere negli obiettivi a breve/medio termine degli sviluppatori, mentre
secondo me si potrebbe migliorare a breve la loro visualizzazione dinamica
(http://www.michelebeneventi.it/?p=715&lang=it).
Speriamo bene :-)
a presto
Michele Beneventi
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> Message: 1
> Date: Tue, 5 Jan 2010 14:00:26 +0100
> From: Claudio <cla.schifani a gmail.com>
> Subject: [Gvsig_italian] gvSIG didattica
> To: Lista di distribuzione in lingua italiana orientata sia agli
> utenti che agli sviluppatori <gvsig_italian a lists.gvsig.org>
> Message-ID: <970BE0E2-14F6-4EC5-91C7-8D8BC983A856 a gmail.com>
> Content-Type: text/plain; charset="windows-1252"
>
> Cara Lista,
> sono felice di condividere con voi la mia soddisfazione per avere
> portato a termine la docenza di un laboratorio GIS (presso lo IUAV di
> Venezia) svolto interamente in ambiente Open Source, chiaramente con
> gvSIG. Il corso è stato articolato in pacchetti che dalla
> visualizzazione e presentazione della struttura dei dati vector (sia
> shape file che DB PostGIS) sono giunti fino alle analisi del continuo
> con dati raster e alla map algebra. Chiaramente è stato usato il
> modulo SEXTANTE che ritengo (e credo sia opinione condivisa)
> fondamentale per l'uso ?spinto? di sw GIS OS come gvSIG...ma non solo.
> Tra i moduli di gv usati vi sono anche: topology e redes che non hanno
> dato problemi...se non quello di essere in lingua spagnola (alcuni
> punti li ho ?tradotti? nei testi delle esercitazioni). Con SEXTANTE è
> stato anche sviluppato un modello (semplice) attraverso il model
> builder che, nella versione 0.3.0 di sextante ha un piccolo bug che vi
> elencherò di seguito. Per chiudere, aggiungo che i noti problemi di
> win vista (gli studenti avevano un loro portatile) sono stati risolti
> con una macchina virtuale del progetto GISVM (www.gisvm.org); mentre
> chi aveva win xp non ha riscontrato problemi. Io ho svolto il corso su
> Ubuntu (installato in coppia a OSX sul mio mac ;-) ).
> Per quanto riguarda gvSIG, come già detto, non ho trovato particolari
> problemi se non qualche piccola cosa:
> Quando si effettua un join e si procede con l'aggiunta di nuovi campi
> da calcolare con la ?calcolatrice?, slittano i campi nella tabella
> attributi. Ad esempio se i campi erano: popolazione; istat;
> nomecomune, entrando in editing essi diventano: istat; nomecomune;
> nuovo campo creato. Praticamente i valori del campo popolazione si
> ritrovano come valori del campo istat, etc. Non so se sono riuscito a
> spiegarmi....
> Gli operatori di selezione spaziale necessitano di avere selezionate
> le features del layer di confronto. Credo sia più ?immediato?
> integrare questa procedura nell'algoritmo evitando di dovere ogni
> volta usare il tool ?seleziona tutto? per il layer di confronto prima
> di procedere con il filtro spaziale.
> Per quanto riguarda SEXTANTE, tutto ok! Tranne che nel model builder
> dove il comando ?edit?, per i tool inseriti nel modello, non riapre il
> tool costringendo (se si vogliono modificare alcuni parametri) ad
> aprire il file .model e modificare i valori direttamente con un editor
> di testo.
> Il corso è stato supportato da esercitazioni (non sono dei veri e
> propri tutorial poiché venivano svolte con il mio supporto e, dunque,
> a volte mancano riferimenti ?da tutorial? come ad es. l'icona del
> comando, etc.). Sto preparando il mio sito web (sperando di
> terminarlo...tempo permettendo) dove vorrei pubblicare questi esercizi
> che credo possano, in ogni caso, tornare utili.
> L'ultima parte del corso si è basata sui servizi di interoperabilità
> ed in particolare sulla possibilità di processare (in gvSIG) dati da
> servizi wfs erogati da geoserver. In questo caso ho notato come gvSIG
> non consenta di gestire i privilegi di security (user e password)
> impostati in geoserver per accedere a servizi wfs protetti (come
> accade invece con uDig)
> In sintesi molto soddisfatto per avere svolto l'intero laboratorio in
> ambiente gis os e aggiungo che questa Lista (e quella internazionale)
> è stata di fondamentale aiuto per l'uso di gvSIG! Gli strumenti sono
> ormai maturi al 90%, ma sappiamo anche che il 10% finale è spesso
> quello più difficile da ottenere e da raggiungere. Spero nel mio
> piccolo di contribuire anche se per uno 0,001% a diffondere la cultura
> del free sw .
> Claudio
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> Fine di Digest di Gvsig_italian, Volume 25, Numero 2
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Michele Beneventi
GIS Technologist
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