[Gvsig_italian] Spiegazioni gvSIG (Aclaraciones gvSIG)

Antonio Falciano antonio.falciano a gmail.com
Ven 17 Dic 2010 01:50:37 PST


Il 16/12/2010 16.42, Gabriel Carrión ha scritto:
> Salve a tutti i membri della lista italiana di gvSIG. Vorrei chiarire
> alcuni particolari riguardanti il funzionamento del progetto gvSIG,
> specialmente su questi punti:
>
>
> 1. Progetti ufficiali gvSIG
> 2. L'esempio di Navtable
> 3. gvSIG ed OSGeo
> 4. Sussidi dell'Unione Europea
>
>
> *1. Progetti ufficiali gvSIG*
>
>
> Chiunque può fare che un suo progetto diventi un progetto ufficiale
> gvSIG. Deve solo seguire queste raccomandazioni:
>
> - La documentazione su un progetto ufficiale:
>
> http://www.gvsig.org/web/projects/gvsig-desktop/docs/devel/gvsig-devel-guide/2.0.0/anexos/proyectos-oficiales-en-gvsig/proyectos-oficiales-en-gvsig0/view?set_language=es
>
> - Documentazione su contributi e patch:
>
> http://www.gvsig.org/web/projects/gvsig-desktop/docs/devel/gvsig-devel-guide/2.0.0/anexos/contribuciones-y-parches-al-codigo-de-gvsig/contribuciones-y-parches-al-codigo-de-gvsig
>
> Come potete vedere i requisiti sono indirizzati semplicemente a
> garantire la qualità e la documentazione del progetto.
>
> Per quanto riguarda i progetti (ufficiali o meno), l' Associazione gvSIG
> svolge le seguenti attività:
>
>    1. Proporzionare una guida su come fare uno sviluppo ufficiale.
>    2. Mettere a disposizione un area di lavoro dentro il nostro DMS
>       (document management system) per facilitare e monitorare lo sviluppo.
>    3. Pubblicare un catalogo di progetti non ufficiali per chi vuole
>       diffondere e liberare un suo sviluppo:
>       http://www.gvsig.org/web/plugins/downloads
>    4. Si da supporto tecnico da parte degli architetti software di gvSIG
>    5. Si offre la possibilità di spendere alcuni giorni presso il nostro
>       ufficio per sfruttare un supporto più effettivo.
>    6. Si offre aiuto per creare un nuovo progetto OSOR, se l'autore
>       dello sviluppo non ha le infrastrutture.
>
>
>
> Crediamo sia assurdo pensare che l' Associazione gvSIG abbia l'obbligo
> di convertire un progetto esterno in un progetto ufficiale (e poi la
> manutenzione), specialmente quando non conosciamo né la sua esistenza,
> né come si è fatto, né se è stato liberato o meno.
>
> Possiamo aggiungere: gvSIG funziona come qualsiasi altro progetto
> professionale del software libero, cioè stabilisce le procedure per fare
> che un certo sviluppo sia ufficiale. Per questo motivo noi consigliamo
> sempre di contattare sin dall'inizio il nostro coordinatore di
> collaborazioni tecniche (Jorge Sanz) se si prevede la possibilità di
> diventare un progetto ufficiale gvSIG:
>
> http://www.gvsig.org/web/organization/about-us/professional-structure
>
> Se un certo progetto è stato sviluppato e gli autori non vogliono o non
> possono affrontare la procedura per diventare ufficiale, c'è sempre
> l'alternativa d'ingrossare l'elenco dei progetti non ufficiali, nel caso
> di voler condividere il progetto con il resto della comunità gvSIG.
>
> gvSIG è un progetto sempre più diffuso in tutto il mondo. Nel 2010, solo
> alla conferenza internazionale tenutasi a Valencia, la conferenza
> brasiliana e la conferenza latino-americana, sono state presentate oltre
> 80 pubblicazioni su diverse personalizzazioni del progetto gvSIG.
>
> Chi può pensare che l' Associazione gvSIG possa farsi carico della
> migrazione e manutenzione di tutti quelli sviluppi? Parliamo di progetti
> di cui non conosciamo le particolarità tecniche nella maggior parte dei
> casi. Consigliamo quindi di coordinare lo sviluppo con l' Associazione
> gvSIG sin dall'inizio se si vuole ingrossare l'elenco dei progetti
> ufficiali.
>
> Solo dall'ignoranza o dalla mala fede si può diffendere l'idea che l
> 'Associazione gvSIG deva assumere (senza alcuna controprestazione) il
> lavoro di convertire in ufficiali gli sviluppi di altri. Ovviamente non
> è necessario contrattare l'Associazione gvSIG per questo lavoro.
> Idealmente, dovrebbe farlo l'organizzazione che ha sviluppato il
> progetto in questione, ma possono farlo anche altri. Ciò che fa già l'
> Associazione gvSIG è proporzionare aiuto e una guida per realizzare
> questo lavoro, in modo di garantire la qualità e l'approccio collettivo
> e libero.
>
> *2. L'esempio di Navtable*
>
> Di solito presentiamo questo esempio:
>
> http://navtable.forge.osor.eu/index_en.html
>
> Sviluppato da CartoLab (http://cartolab.udc.es
> <http://cartolab.udc.es/>), pubblicato e diffuso attraverso il catalogo
> non ufficiae di gvSIG. Dovuto al suo successo, CartoLab ha deciso di
> renderlo ufficiale, con l'aiuto dell' Associazione gvSIG come spiegato
> soppra. Oggi il progetto è mantenuto da CartoLab.
>
> Dopo quella esperienza, CartoLab sta lavorando su vari progetti
> indirizzati sin dall'inizio a diventare ufficiali: gvSIG Fonsagua
> (http://cartolab.udc.es:10001 <http://cartolab.udc.es:10001/>) e gvSIG
> EIEL (http://cartolab.udc.es:30003 <http://cartolab.udc.es:30003/>)
>
> In ogni caso, non abbiamo inventato nulla. Sono queste le procedure già
> usate dalla maggior parte dei progetti di software (libero) con un certo
> grado di maturità.
>
> *3. gvSIG ed OSGeo*
>
> gvSIG è da tanto tempo su OSGeo, più di quanto vorremmo. Dobbiamo dire
> che fin dall'inizio sapevamo che sarebbe un processo lungo e complesso a
> causa delle dimensioni di gvSIG. Non possiamo paragonare l'incubazione
> di un progetto di dimensione media (per esempio OpenLayers con 200 mila
> righe di codice) con gvSIG (almeno un milione di righe di codice).
> Potete vedere le statistiche di gvSIG su uno stack di Ohloh a cura di
> Jorge Sanz http://www.ohloh.net/stacks/71890
>
> Comunque, gvSIG ha deciso di andare avanti con il processo per diventare
> un progetto ufficiale di OSGeo e mettere le proprie risorse (si può
> immaginare che avessimo richiesto OSGeo di fare il lavoro per farci
> ufficiali?). Lo stato del processo si può vedere qui:
>
> http://wiki.osgeo.org/wiki/GvSIG_Incubation_Status
>
> Siamo molto soddisfatti dei progressi del progetto in tutta
> l'incubazione. Questi progressi non sono stati ottenuti dovuto all'
> incubazione, ma perché abbiamo sempre voluto essere un progetto di
> software veramente libero. Vale a dire, l'incubazione serve come
> riferimento per confermare che siamo sulla strada giusta.
>
> Oggi, ciò che resta è il controllo delle intestazioni dei file di codice
> e le dipendenze. Tutto è apposto invece per quanto riguarda la pubblica
> diffusione del funzionamento di gvSIG. Abbiamo sempre scelto di
> condividere la conoscenza, senza alcuna limitazione, per rendere il
> progetto il più democratico possibile a tutti i livelli, e cerchiamo
> sempre la trasparenza.
>
> Alcuni link dove si possono trovare delle informazioni (disponibili
> anche sulla copertina del nostro sito web):
>
> http://www.gvsig.org/web/organization/about-us/about-us
> http://www.gvsig.org/web/organization/about-us/committees
> http://www.gvsig.org/web/organization/about-us/regulations
> http://www.gvsig.org/web/organization/about-us/professional-structure
>
> *4. I sussidi dell'Unione Europea*
>
> Abbiamo sentito tante cose in questo senso che vogliamo chiarire.
>
> Il Dipartimento delle Infrastrutture e dei trasporti (CIT) della
> Generalitat Valenciana ha avviato un processo di migrazione al Software
> Libero. In questo processo è nato gvSIG. CIT ha sfruttato il fondo FESR
> per lo sviluppo delle versioni di gvSIG guidate dalla CIT, cioè quelle
> che hanno la funzionalità tecnica che serve alla CIT. Il FESR si sfrutta
> nella la modalità del 50%, cioè per ogni euro dell'Unione Europe, la CIT
> ci mette un altro.
>
> La CIT ha capito che la dimensione di gvSIG sfugge le loro competenze e
> ha deciso di condividire la direzione del progetto, divenendo quindi
> l'Associazione gvSIG. I sussidi non erano indirizzati precisamente né
> all'Associazione gvSIG né allo stesso progetto gvSIG, erano indirizzati
> alla CIT, a chi dobbiamo ringraziare per aver sviluppato e liberato il
> software.
>
> Da gvSIG sbagliato tante volte nelle proprie decisioni, ma per niente
> funzioniamo come il lobby delle aziende di software proprietario. La
> trasparenza e la collaborazione hanno la massima importanza per noi. Ma
> per niente possiamo costringere un'azienda a liberare il lavoro
> sviluppato da essa. Crediamo sia demagogico e dannoso far credere che il
> lavoro di altri sarà necessariamente sfruttato dall' Associazione gvSIG
> senza costo.
>
> Ricordiamo che l'Associazione gvSIG è nata con un solo obiettivo:
> garantire la sostenibilità di gvSIG (http://www.gvsig.com
> <http://www.gvsig.com/>). Ed è nata in modo che ogni entità possa farci
> parte, purché vengano rispettati i valori ed i principi di gvSIG, che
> sono i valori ed i principi del software libero.
>
> Cercherò di rispondere tutte le domande ma per favore, mi serve un pò di
> tempo poiché la barriera linguistica non mi permette di reagire con
> l'agilità che vorrei.
>
> Un abbraccio, Gabriel
>
>
>
> _______________________________________________
> Gvsig_italian mailing list
> Gvsig_italian a lists.gvsig.org
> https://gvsig.org/lists/mailman/listinfo/gvsig_italian

Buongiorno Gabriel,
grazie per i chiarimenti molto dettagliati. E' molto importante che
l'Association gvSIG dialoghi con la comunita' italiana degli utenti (e
sviluppatori) di gvSIG, sicuramente una delle piu' attive: lo dimostra
l'appuntamento annuale delle Giornate Triestine che nel 2011
raggiungera' la sua 4a edizione, l'esistenza di questa lista e del
manuale di gvSIG in italiano, anche se ormai datato.
A mio modesto avviso, le barriere linguistiche possono spesso essere
causa di incomprensione. Ad esempio, alcuni documenti che hai citato,
sono solamente in spagnolo e dovrebbe esserci almeno la traduzione in
inglese, lingua di riferimento universale nel mondo dei GIS e del
software libero, in modo da rendere piu' agevole lo scambio con gli
altri paesi. Questa e' una delle critiche che, soprattutto in passato,
e' stata mossa nei confronti del progetto gvSIG, ma che
fortunatamente oggi e' un problema in fase di superamento grazie al
vostro continuo impegno.
Siamo inoltre molto grati al Dipartimento delle Infrastrutture e dei
trasporti (CIT) della Generalitat Valenciana per l'impegno (non solo)
economico fin qui profuso, senza del quale gvSIG forse oggi non esisterebbe.
Mi auguro che i fraintendimenti avuti fin qui si risolvano presto.
Ancora grazie.

ciao
Antonio

-- 
Antonio Falciano
http://www.linkedin.com/in/antoniofalciano



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