[Gvsig_italian] La crisi economica, il risparmio nelle PP. AA. e l'Opensource

Antonio Falciano antonio.falciano a gmail.com
Sab 5 Maggio 2012 03:25:45 PDT


Il 05/05/2012 11.21, Marco ha scritto:
> Ho sentito che il governo ha chiesto suggerimenti su come apportare risparmi
> alla spesa pubblica.
> Avete idea di quanti PC, (e quindi di quante licenze software da pagare!),
> ci sono nella Pubblica Amministrazione? …migliaia e migliaia!!!!
> Per le “normali” attività d’ufficio, (scrivere lettere, disegnare una
> planimetria, creare un pdf, ecc.), basterebbe passare dal software
> licenziato a pagamento al software libero (Opensource e/o Freeware) e il
> risparmio che si avrebbe sarebbe, come minimo, a 5 zeri, se non di pił!!!.
> Faccio degli esempi:
> OpenOffice al posto MS Office,
> gvSIG (o qGIS o GRASS, ecc.) al posto di ArcGIS,
> Draft Sight al posto di AutoCAD,
> PDF Creator e Foxit Reader al posto di Adobe Creator Professional,
> Gimp al posto di PhotoShop,
> eccetera eccetera ……..

Buongiorno Marco,
sottoscrivo in pieno... tranne quando parli di "software libero
(Opensource e/o Freeware)"! Il software freeware non e' libero, in
quanto non garantisce le "quattro liberta' fondamentali" [1]. Una su
tutte non puoi accedere al codice sorgente, il che e' una differenza
molto sostanziale, in quanto non puoi ne' comprendere cosa ci sia dietro
le quinte e ne' eventualmente migliorare o personalizzare il software.
Il software freeware resta comunque una "black box".

> *Poiché sono abbastanza sicuro che i “grandi vecchi” di questa lista stiano
> in contatto anche con i “grandi vecchi” di altre liste di fruitori di altri
> software Opensource, voglio proporgli di inventarsi un modo per poter
> inviare una “mega email” collettiva al governo, da parte di tutti noi
> fruitori dell’Opensource, (….che non siamo pochi!!!), per suggerire quanto
> sopra.*

A quanto pare, in lista GFOSS.it vi hanno provveduto [2].
Una mail su oltre 40k purtroppo lascia chiaramente il tempo che trova.
Personalmente sono abbastanza scettico sui risultati della "spending
review" e temo si tratti semplicemente della solita operazione di
facciata. E' arcinoto che le licenze dei software proprietari
rappresentano una voce consistente della spesa pubblica e ci sono gia'
un'infinita' di buoni esempi e best practise in ambito nazionale e non.
Razionalizzare ulteriormente la spesa pubblica ora come ora e'
d'obbligo, tuttavia ci sono contratti da rispettare e forse una PA
troppo debole (o troppo compiacente?) per poter virare in maniera
ancor piu' incisiva verso il FOSS e gli "open (geo)data".

> Buon fine settimana a tutti.

Grazie, altrettanto.

ciao
Antonio

[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero
[2] http://lists.gfoss.it/pipermail/gfoss/2012-May/022864.html

-- 
Antonio Falciano
http://www.linkedin.com/in/antoniofalciano



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