[QGIS-it-user] User conference

Sergio Gollino gollinosergio a gmail.com
Gio 26 Maggio 2016 05:47:59 PDT


Soldi ne girano di sicuro. Ma quanti di questi vengono dal privato? Conosco
molto poco il comparto privato da questo punto di vista e mi piacerebbe
molto approfondire la cosa.

Sono più esperto di pubblico e come dice bene Paolo, i soldi sono spesi
decisamente in modo inefficente e un comparto di tecnici e impiegati
pubblici (parlo per la mia esperienza) poco formato e spesso con una
cultura digitale bassa non favorisce di certo il cambiamento.
Esempi virtuosi c'e ne sono ma restano pochi purtroppo e portati avanti
perchè ci sono persone valide che sostengono singolarmente la cosa con
tutto il resto del mondo (permettetemi l'iperbole) che resta
sostanzialmente indifferente.
A cosa serve mettere su un webgis super figo che ti risolve mille problemi
in un clic se poi il tecnico che dovrebbe usarlo va ancora avanti con il
catasto in formato cartaceo?
Oppure usare i soldi per mettere su un sistema informativo il cui
mantenimento non è poi previsto? O avere il catasto digitale che però viene
fornito slegato dal dato alfanumerico.
Però soldi da spender in licenze e consulenze su GIS c'e ne sono
tantissimi, i portali vengono fatti coi dati che ci sono (e l'immortale
3003/3004) e poi lasciati li, nessuno li usa perchè molto spesso non sono
utili (cosa me ne faccio della CTRN del 1998?).

Non conosco l'esempio francese, se mi indicate un link da cui attingere
qualche info ve ne sarei grato.

Saluti


Il giorno 26 maggio 2016 14:19, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha
scritto:

> Non sono mica tanto d'accordo: soldi ne girano, solo che sono spesi spesso
> in modo inefficiente e senza una strategia.
> Non vi pare? L'esempio francese, se l'avete seguito, è illuminante.
> Saluti.
>
> Il 26 maggio 2016 13:52:08 CEST, nino formica <ninofor60 a gmail.com> ha
> scritto:
>>
>> Quel poco di mercato (settore GIS e affini) che c'era, sta scomparendo
>> sempre più.
>>
>> E purtroppo se ne sono accorte anche le nostre tasche !!
>>
>> Saluti
>> Nino
>>
>>
>> Il 26 maggio 2016 13:35, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha scritto:
>>
>>>  Ola,
>>>  tutto molto ganzo qui. Peccato vedere come l'Italia, che era all'avanguardia
>>>  qualche anno fa, è completamente scomparsa dai radar. I pochi italiani
>>>  presenti lavorano per aziende estere, mentre i nostri cugini d'oltralpe,
>>>  arrivati dopo, hanno un gruppo di sviluppo fortissimo, sostenuto da un
>>>  mercato vitale.
>>>  Al solito.
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